PAOLO GIOFFREDA architetto
 
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Centro Polisportivo S.S. VERGINE DEGLI ANGELI
Magliano Romano (RM), Italy
Committente: DIOCESI DI CIVITA CASTELLANA

Paolo arch. prof. Gioffreda

Studio di fattibilità



PROGETTO PRELIMINARE, DEFINITIVO




La Parrocchia di San Giovanni Battista, unica presente nell'intero territorio comunale, pur essendo assiduamente frequentata da una copiosa percentuale di bambini, ragazzi e giovani residenti, non ha poturo finora espletare normalmente a quelle che, come è noto oggettivamente, sono le loro naturali esigenze e necessità, bisogni che si compendiano nella disponibilità della fruizione in luoghi aperti d'incontro, per attività pastorali e ricreative, come le aree gioco e sportive.


Alla Parrocchia, infatti, ancora fino ad oggi, nonostante le innumerevoli segnalazioni da parte tanto della Diocesi, quanto dei fedeli di ogni età, non è stata concessa, per varie lungaggini e vetusti impedimenti burocratico-legislativi, la reale possibilità di poter pianificare iniziative ed attività, finalizzate alla divulgazione ed alla relizzazione degli stessi programmi pastorali, dei luoghi di aggregazione all'aperto, dello sport, che favoriscano il respiro non solo salutare, per la crescita dei giovanissimi, ma anche dei valori non solo cristiani ma anche meramente umanitari, come quello della solidarietà, che si trasmettono durante le attività aggregative, in particolare quelle sportive.


Riguardo la valorizzazione/conservazione degli spazi d'impianto e paesaggistici, il fondo appare ampiamente adeguato ad estendersi, per ragioni logistico-spaziali, alla nuova destinazione d'uso "impianti ed attrezzature sportive": da una parte valorizzando gli spazi pianeggianti dell'attuale terreno incolto ed incoltivabile, per la continua presenza illegittima ed a rischio degli avventori; dall'altra accrescendo la conservazione degli spazi dove stazionano quelle specie vegetali caratteristiche del paesaggio, mediante la manutenzione stessa dell'impianto, coronato da giardini sospesi, a uno o più terrazzamenti, con rampe laterali di accesso, laddove lo stesso impianto viene ad inserirsi.


Per ciò che riguarda conformazione, adattamento e collegamento degli spazi precipui, il terreno nell'organicità del suo insieme, frutto della fusione complessiva delle quattro particelle sopra indicate e descritte, si allunga lungo la porzione terminale della vallata, restando adiacente, quindi accessibile, alle pendici orientali della lunga rocca tufacea del borgo, e viene caratterizzato da tre piani orizzontali considerevoli, quotati differentemente, per erosioni geologiche differenziate presumibilmente (ovvero due vaste e naturali superfici piane ricoperte di terreno stabilizzatosi, grazie a periodiche e quinquennali manutenzioni, contigue e facilmente conformabili a campi sportivi ed una, al termine della vallata, laddove vi si può accedere direttamente dalla strada comunale di fondo valle, la Strada della Mola, ben adattabile ad ingresso e parcheggio dell'impianto).












San Giovanni Battista, Campagnano di Roma (RM)
Restauro e Risanamento Conservativo della chiesa

2007-2008-2009


Interventi di consolidamento e restauro  conservativo della Chiesa di San Giovanni Battista – III Lotto

L’intervento di consolidamento delle strutture verticali e orizzontali della chiesa, - previsto nel I Lotto - atto a garantire il comportamento generale della struttura nel casi di evento sismico di  bassa intensità, è avvenuto solo in parte. Infatti gli eventi imprevisti  riscontrati, propri di edifici storici stratificatisi nei secoli, hanno reso necessario posticipare attraverso finanziamenti successivi, il completamento dell’intervento di consolidamento.  Attraverso  il I Lotto si è concluso il consolidamento del piano chiesa e la realizzazione dell’impianto di riscaldamento a pannelli radianti sia nella navata centrale che nelle navate laterali.
Attraverso il II Lotto si è provveduto alla realizzazione del recupero  funzionale della chiesa : impianto elettrico e di illuminazione, smontaggio del coro, rifacimento infissi esterni, revisione e risarcimento degli intonaci interni, restauro delle modanature, reintegrazioni pittoriche.
(Naturalmente nelle scelte operate si è data priorità a quelle opere che rendevano fruibile la chiesa in tempi relativamente brevi: tutto questo si è tradotto nella traslazione al III Lotto delle opere di consolidamento e adeguamento funzionale dei locali della cripta).



Analisi stato di fatto: considerazioni sugli aspetti strutturali  e di degrado
Il complesso di cui fa parte la Chiesa è situato nel Comune di Campagnano di Roma , sulla strada principale che attraversa il paese, al limite del banco tufaceo su cui sorge il centro storico.
La Chiesa a pianta rettangolare a tre navate,  è caratterizzata da un soffitto piano a cassettoni sulla navata centrale , con la copertura sorretta da capriate in legno.
Il presbiterio si presenta anch’esso cassettonato con la copertura su capriate. Purtroppo esiste una notevole differenza tra i due ambienti : tale differenza è dovuta al crollo,  a seguito di un bombardamento nell’ultima guerra, del soffitto a cassettoni della navata centrale. Questo evento ha reso necessario rifare completamente il cassettonato del 1500, mentre nelle capriate lignee della copertura le catene furono  sostituite da travi in c.a. che ritroviamo ancora oggi.
Le navate laterali sono invece coperte con  volte a crociera e coperte anch’esse da una struttura lignea. Le volte delle navate laterali sono state aggiunte alla fine dell’’800 ma solo quelle di sinistra sono state munite di catene.


 

  

Le criticità strutturali risolte al piano Chiesa si rilevano più evidenti sulle volte e sulle pareti degli ambienti posti al piano interrato dal lato della scarpata. La bonifica delle murature e collegamenti tra le pareti ortogonali previsti nel progetto di consolidamento garantiranno il miglioramento statico del paino interrato.
 

    Durante i lavori di smontaggio del pavimento del presbiterio dove è alloggiato il coro, si è messo a nudo l’estradosso della volta sottostante. Particolarmente ribassata la volta presenta problemi statici – con lesioni perpendicolari alla direttrice della volta - che rendono necessario intervenire sia all’estradosso che all’intradosso.

  Estradosso volta a botte

Nella zona sinistra  presenta un avvallamento  riscontrabile anche all’intradosso, dal locale seminterrato; è stato inoltre verificato che lo spessore della volta nella zona centrale è di soli  15÷17 cm e che la volta stessa è realizzata con muratura a sacco.

Il consolidamento della volta verrà eseguito realizzando, oltre alla soletta armata in betoncino sull’estradosso, una seconda soletta armata all’intradosso, collegando tra loro le due armature a rete  presenti nelle due solette.

 

L’intervento  di cui sopra migliora   notevolmente  le condizioni statiche della volta ma non elimina il notevole ribassamento  e la presenza di una zona centrale praticamente in piano, dove potrebbero svilupparsi fenomeni di instabilità; inoltre la spinta sui muri di ambito risulta  comunque notevole.

Al fine di diminuire la spinta  sui muri  e di presidiare la volta nei confronti di fenomeni di instabilità, si sono realizzati nell’ambiente sottostante  due muri rompitratta  a circa un terzo della dimensione maggiore dell’ambiente; per garantire l’utilizzo dell’ambiente stesso i due rompitratta sono stati realizzati con due pilastri in muratura ed un architrave, in modo da lasciare un passaggio di circa 2 metri: in tal modo l’ingombro nel locale  seminterrato è costituito da quattro setti murari da cm 38x110.

Dei quattro setti murari, uno viene fondato direttamente alla base del vano interrato sottostante e un altro viene sottofondato, data la presenza di un riempimento dietro il muro ove poggia la volta del locale  cantinato; gli altri due vengono fondati direttamente sul banco tufaceo affiorante al livello del pavimento del locale seminterrato.

In fondo all’ambiente  a volta  sotto la navata destra, è stato richiesto di eseguire una apertura  nel muro di fondo, per permettere il passaggio ad altri locali con accesso dalla piazzetta davanti alla Chiesa.

Il muro esistente  è perpendicolare al lato lungo dell’ambiente ed ha uno spessore di 30÷35 cm; è realizzato con muratura in pietra ad opera incerta, senza  ricorsi in mattoni, ed ha una  bassa qualità meccanica.

La realizzazione della apertura è stata realizzata  con un doppio telaio chiuso  di profilati in acciaio tipo HEA 120, collegati tra loro  e spillati al muro stesso; il muro, per la intera superficie residua  è stato iniettato e placcato dalle due facce con reti e betoncino.

 

PROGETTO D’INTERVENTO

 

1.    aspetti strutturali

Gli interventi di consolidamento sono mirati a ripristinare la sicurezza delle strutture del piano interrato attraverso:

·       campagna di indagini e monitoraggi estesi all’intero complesso volti ad acquisire dati relativi a: caratteristiche meccaniche delle murature, caratteristiche delle malte, individuazione di cedimenti in atto, presenza di cavità, cedimenti delle volte;

·        opere provvisionali per la sicurezza , per tutte le attività lavorative e per le necessità di cantiere per tutta la durata dell’appalto;

·        esecuzione di iniezioni a bassa pressione, previo lavaggio di malta compatibile  con quella esistente nelle zone murarie ove siano presenti vuoti e sconnessioni e realizzazione di cuci e scuci;

·        previo puntellamento bonifica delle volte dei locali della cripta con iniezioni e cuci e scuci;

·        consolidamento della volta sotto il presbiterio  con  placcatura  all’intradosso ed estradosso e relative opere murarie;

·        apertura collegamento locali cripta;

·        apposizione di catene come da elaborati allegati;

·        Rifacimento delle pavimentazione dei locali della cripta;

·        Rifacimento di intonaci e tinteggiature;

 

2.    aspetti impiantistici

Gli interventi sono rivolti altresì al recupero funzionale dei locali della cripta   attraverso:

  • realizzazione  dell’impianto elettrico;
  • la realizzazione dell’impianto di illuminazione;
  • la realizzazione dell’impianto di riscaldamento.

Church "SAINT GIOVANNI BOSCO", Manguo, Mardi, South Sudan

Chiesa "SAN GIOVANNI BOSCO", Manguo, Mardi, Sud Sudan

COMMITTENZA: Opera Salesiana

PROGETTO PRELIMINARE, DEFINITIVO

Paolo arch. prof. Gioffreda (progettista)
Renzo geom. Dell'Uomo (collaboratore)


Per la realizzazione dell'opera, è in corso un reperimento di contributi pubblici e privati



SCELTE PROGETTUALI
Si è voluto utilizzare una planimetria a croce latina * , con tracciati regolatori e sezioni auree che determinano gli stilemi di un Neo-Razionalismo Italiano di estrazione romanica.
L'ESPRESSIONE VOLUTA DELLA TIPOLOGIA ABITATIVA "A CAPANNA", RICHIAMATA DA ENTRAMBI I BRACCI SIMMETRICI DEL TRANSETTO, MEDIANTE LA MEMORIA VISIVA COLLETTIVA DI QUEL SEGNO ARCHITETTONICO FAMILIARE, CONVOCA FACILMENTE IN CHIESA I FEDELI DI QUEI LUOGHI, CHE ENTRANO, IN TAL MODO, ANCHE MEGLIO IN INTIMITÀ CON L’EDIFICIO DI CULTO, SIN DALLA VISIONE ESTERNA.
Il transetto, simmetrico in entrambi i bracci, richiama la tipologia abitativa per antonomasia dei luoghi, ovvero la capanna. In tal modo i fedeli riconoscono in figura, forma e colorazione, la propria abitazione, la propria cultura (luogo di vita abituale, di riferimento, di certa speranza ed affidamento), ricordato così in entrambi i bracci del transetto. Questo, nelle piante a croce, diviene l’elemento orizzontale planimetrico della stessa croce, quindi va a delineare (a maggior ragione poiché identificato da entrambi i lati dalla tipologia edilizia della capanna), la sostanza della vita terrena e familiare. La famiglia identificatasi nell’immaginario collettivo con la capanna, va così ad integrarsi non solo nello stesso edificio di culto, nel luogo dell’assemblea della famiglia di Dio, ma anche nel simbologia secolare, dell’asse orizzontale della Croce di Cristo.

* La planimetria a croce latina, nella sua divisione, determina lo spazio nei quattro punti cardinali, quindi la funzione spaziale ed orientativa. La croce, attraverso l’asse verticale (basso/alto), identifica, oltre il percorso secolare dalla nascita alla morte del corpo, la crescita basso-alto o ascesi dell'anima al cielo, ma anche colloca l’uomo come mediatore tra spiritualità e materia. La croce, attraverso l’asse orizzontale (destra/sinistra), identifica il suolo o l’orizzonte dove si vive, ma anche le azioni, le funzioni del proprio corpo e, quindi, del proprio emisfero cerebrale. Nessuno può abbandonare la propria Croce, dato che l’uomo stesso è emblema rappresentativo di questa figura, anche esteriormente: basta protendere le braccia all'altezza delle spalle, e l'uomo si trasforma in una croce vivente, ossia “l'uomo vitruviano”, la cui figura d'insieme pone in chiarezza le sue dimensioni e proporzioni auree, o divine, rappresentate dal rapporto tra 1,618, detto anche F (fi greca), costante di Fidia, sezione aurea, rapporto aureo, numero aureo, proporzione divina.

CENNI CONTEMPORANEI SUL SUDAN

Dal 9 luglio 2011 si è celebrata l’indipendenza della 54ª nazione africana, la Repubblica del Sud Sudan. Dopo il referendum del gennaio 2011, con voto pressoché unanime, è nato un nuovo stato libero africano. Il Sudan è reduce da un’aggressiva presenza al nord di una minoranza musulmana che si è avvalsa del potere statale, economico e militare, imponendo per anni “la conformità” tramite il corano e la lingua araba. Il Sud, ribellatosi sin dal principio a questa monocultura, fu dichiarato “ribelle” e “terrorista”. In 20 anni di guerra civile ci sono stati 2 milioni di morti, e altri 5 milioni sono stati costretti a migrare in altri Paesi.
Padre Michael Schultheis, il missionario gesuita che opera in Africa da oltre 40 anni nel settore dell’istruzione secondaria, ha dichiarato: «Da anni la Chiesa vive con il popolo sofferente del Sudan, con i suoi eroi e con una guerra interminabile, auspicando la nascita del nuovo paese e di un popolo con la sua nuova identità. La Chiesa continuerà la sua presenza, decisa a fare i primi passi a fianco del popolo del Sud Sudan nella ricerca del suo sviluppo».
I missionari italiani, ha detto Padre Michael Schultheis, hanno molto a che fare con la storia del Sudan degli ultimi 100 anni, e anche con quella del nord-est del Mozambico, dove oltre ad aver stabilito la Chiesa locale continuano a garantire l’istruzione della popolazione. Dalla conferenza “Sudan verso il futuro” è riemerso l’importante ruolo dell’Università Cattolica, un’idea di cui si ricominciò a parlare nel 2003, in occasione della visita in Sudan di Papa Giovanni Paolo II .


Centro Parrocchiale - Oratorio
San Giovanni Battista
Magliano Romano (RM), Italy
Committente: DIOCESI DI CIVITA CASTELLANA

PROGETTO PRELIMINARE, DEFINITIVO, ESECUTIVO,
DIREZIONE LAVORI, COORDINAMENTO ALLA SICUREZZA

Paolo arch. prof. Gioffreda




OBIETTIVI DA RAGGIUNGERE
Con il preciso proponimento assegnato dalla Committenza, di rendere l’immobile suddetto idoneo per attività pastorali (ludico-sportive e celebrative), per le opere da realizzarsi sull’immobile (per secoli destinato a stalla per bestiame ed altri usi agricoli, a ridosso del centro storico, più esattamente del contrafforte che sostiene parte della chiesa di San Giovanni Battista e l'immobile residenziale del parroco) è stato necessario intervenire con lavori di manutenzione straordinaria, senza poter modificare né superficie, né volumetria.



FASI DI RISANAMENTO STRUTTURALE ED IMPIANTISTICO
Si è eseguito un accurata opera di restauro e consolidamento strutturale delle pareti, della copertura ed un attento riordinamento delle aperture, sia per rendere convenientemente statica la costruzione secondo la nuova normativa antisismica del calcolo strutturale degli edifici in muratura, sia per ottenere un’adeguata coibentazione termica.
Inoltre è risultato vantaggioso il ritrovamento, fra rovi e materiale di risulta, di un'intercapedine d’aria, ovvero una parete parallela al piano verticale del muro controterra preesistente, allo scopo di rendere alla costruzione sia un coerente distacco dalle sollecitazioni del muro stesso di contenimento, sia un idoneo isolamento dall’umidità, oltre che recuperare le aperture della facciata posteriore di illuminazione naturale e ventilazione naturale controllata interna.
Infine, per l’impiantistica, sono stati realizzati gli allacci alla rete idrica, fognante ed elettrica.

Nell'immagine sopra, uno dei manual-cooling sketch, che evidenzia i particolari costruttivi originari, invariati, e gli elementi del solaio risanato.


PARTICOLARI COSTRUTTIVI
La struttura, in parte restaurata, sulle pareti verticali alle aperture viene presentata a faccia vista, come costruita originariamente.
In tal modo, viene correttamente mostrato l’ininterrotto susseguirsi costruttivo strutturale, quindi il percorso originario dalle sollecitazioni meccaniche del fabbricato stesso, nei suoi particolari di sostegno in continua relazione fra loro.
Nel restauro, tanto esterno quanto interno del fabbricato, vengono così sottolineati a faccia vista:

  • l’alloggiamento a mensola della trave di colmo sui mattoni romani in terracotta che livellano il piano orizzontale per l’opus incertum sul quale poggiano;

  • il muro romano che a sua volta poggia su una seconda e livellante fila poco più lunga di mattoni romani compresa fra l’opus incertum menzionato e, inferiormente, l’architrave originaria in legno;

  • l’architrave originaria in legno che appoggia sulla muratura romana portante, questa volta rivestita con intonaco antico, preparato appositamente con una malta miscelata con un inerte di limo e polvere di tufo della stessa cava situata nei pressi del borgo.



    La Committenza è in attesa di nuovi finanziamenti per il completamento delle finiture dell'opera.



 

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